Si accende il dibattito politico sulla mozione di sfiducia al sindaco di Ispica, in atto sostenuta da 12 consiglieri comunali su 20 e che, per essere approvata, ha bisogno di 14 voti favorevoli. Per il Partito democratico, che per primo depositò una mozione in proposito, portare oggi la sfiducia in Consiglio comunale, come propone Sviluppo e Solidarietà, è imprudente e finirebbe col blindare la posizione dell’Amministrazione. Il segretario cittadino del Pd Gianni Stornello ricorda che in un quinquennio è possibile presentare la mozione di sfiducia una sola volta e che non è possibile presentarla nell’ultimo anno di mandato del sindaco: ecco perché il Pd propone, per questa fase, di fare di tutto per raccogliere nuove adesioni, oltre alle dodici acquisite, ed evitare di andare in Consiglio “al buio”. Per il Pd la mozione di sfiducia senza la matematica certezza di un suo successo va presentata solo nelle ultime settimane utili prima dell’”anno bianco” in cui non è possibile inoltrarla, dunque immediatamente prima delle prossima primavera. Stornello rinnova l’invito a tutte le opposizioni per evitare alla città i guasti che l’Amministrazione in carica sta creando, invitandole a revocare il Piano regolatore generale la cui adozione viziata ha determinato un conflitto con la Regione che blocca l’edilizia.
“Sviluppo e solidarietà – dichiara il segretario cittadino del Pd, Gianni Stornello – si scalda inutilmente. Politicamente siamo tutti d’accordo e in perfetta sintonia con la città: l’Amministrazione comunale in carica prima se ne va, meglio è. Il problema è tattico. Perché il sindaco venga sfiduciato, in Consiglio ci vogliono 14 voti. Tutte le opposizioni ne abbiamo 12. Ci mancano due voti. L’altro elemento che preoccupa Sviluppo e solidarietà è l’”anno bianco”, cioè l’impossibilità di sfiduciare un sindaco nell’ultimo anno del mandato. Ad Ispica quest’anno scatta dalla prossima primavera Continua a leggere